• Presentazione generale della divisione
• Obiettivi programmatici
• Le azioni e i risultati
• Analisi dei dati finanziari

La divisione “Assistenza sociale” comprende:

• Assistenza sociale
  • Strutture e servizi sociali
  • Associazionismo, volontariato e cooperazione sociale

Impegni previsti dall'aggiornamento del Documento politico di programmazione 1998-2000

• approvazione del Piano regionale sociale integrato
• approvazione di progetti o leggi per estendere al volontariato e all'associazionismo le agevolazioni a favore della cooperazione sociale
• approvazione della legge regionale sull'infanzia, la gioventù, l'adolescenza
• verifica della possibilità di sperimentare in Toscana i nuovi istituti di protezione sociale definiti a livello nazionale
• predisposizione di un Progetto d'interesse regionale riguardante le reti di protezione sociale, aventi come soggetto attuatore le forze sociali (famiglia, terzo settore, associazioni di mutuo aiuto ecc.)
• predisposizione di progetti sperimentali, anche a livello europeo, riguardanti in particolare gli anziani non autosufficienti, gli immigrati, i minori a rischio di violenze, i portatori di handicap, ed in particolare il loro inserimento anche nelle scuole non statali, i detenuti
• messa a regime dell'Osservatorio regionale sulle politiche sociali

Impegni previsti dal Programma regionale di sviluppo 1998-2000. Aggiornamento 1999

• piano di settore “Piano integrato sociale regionale”
  • programma di iniziativa regionale “Promozione delle reti di protezione sociale”
  • programma di iniziativa regionale “Promozione della cittadinanza sociale”
  • programma di iniziativa regionale “Osservatorio sociale”
• programma di iniziativa regionale “Sviluppo dell'integrazione delle politiche sociali”
• programma di iniziativa regionale “Cooperazione internazionale per lo sviluppo”

Nell'ambito della divisione sono elencate le leggi nazionali ed i decreti legislativi ritenuti significativi, approvati nel 1999 e all'inizio del 2000

1. ASSISTENZA SOCIALE (10000)

1.1. Strutture e servizi sociali (10110)

1.1.1. Sviluppo dei servizi sociali (10112)

• Per l'anno 1999 il riparto del Fondo regionale per l'assistenza sociale di L. 52.653,2 milioni[1] è il seguente:

1. una quota pari a L. 20.000 milioni (cap. 17008), interamente impegnata, attribuita ai comuni sulla base di parametri oggettivi (indicatori demografici, sociali ecc.) comprensivo anche dei contributi a titolo di incentivo per la gestione associata [2][&, Volume 3, Tab. 9.1] ;
2. una quota pari a L. 27.200 milioni (cap. 17009 - 17090), interamente impegnata, assegnata alle zone sociosanitarie per il finanziamento dei progetti dei Piani di zona[3] [&, Volume 3, Tab. 9.2] ;
3. una quota pari a L. 4.653,2 milioni (cap. 17005 - 17007) per finanziare programmi di iniziativa regionale, così ripartita: L. 1.500 milioni, impegnati per complessive L. 734 milioni, (cap. 17005) “Reti di protezione sociale” [&, Volume 3, Tab. 9.3] [4];L. 1.236 milioni, impegnati per complessive L. 736 milioni, (cap. 17005 - 17007) per il programma “Osservatorio sociale” nel quale sono comprese anche le iniziative di studio e ricerca in materia sociale[& , Volume 3, Tab. 9.4][5] ;L. 1.135,2 milioni, impegnati per complessive L. 1.105,2 milioni (cap. 17005) per attuare il programma “ Promozione della cittadinanza sociale” [&, Volume 3, Tab. 9.5][6] ; L. 400 milioni, per i quali non si è avuto alcun impegno, (cap. 17005) per attuare il programma “Sviluppo dell'integrazione delle politiche sociali”[&, Volume 3, Tab. 9.6][7] ;
4. una quota pari a L. 382 milioni, interamente impegnata, (cap. 17006) per il progetto europeo “I percorsi dell'esclusione sociale” [&, Volume 3, Tab. 9.7][8] ;
5. una quota pari a L. 800 milioni (10% della disponibilità del cap: 17090 per l'anno 1999) riservata dalla Giunta regionale per attivare le provvidenze di cui alle deliberazioni del Consiglio regionale n. 110/1996 e n. 338/1997 concernenti interventi per i popoli Rom e Sinti.

è stato inoltre approvato l'aggiornamento del Piano integrato sociale regionale per l'anno 2000 (delibera di Consiglio regionale del 28 dicembre 1999, n. 401).

1.1.2. Interventi in favore di anziani, disabili e minori(10113)

Handicap

• Nell'ambito della Legge n. 162/1998 “..... misure di sostegno in favore di persone con handicap grave” [9] sono stati assegnati finanziamenti alle Aziende sanitarie toscane e al Comune di Firenze per complessive L. 1.839 milioni, interamente impegnati e liquidati[10] [&, Volume 3, Tab. 9.8]. Inoltre, nel 1999, sono stati approvati i seguenti progetti sperimentali in favore di persone portatrici di handicap:
  • “Progetti sperimentali di cui all'art. 41 ter Legge n. 104/1992 introdotto dall'art.1, comma 1, lett. d) della Legge 21.5.1998 n. 162 - Esercizio finanziario 1999”- Delibera di Giunta regionale del 9 agosto 1999, n. 946;
  • “Progetti sperimentali di cui all'art. 41 ter Legge 104/92 introdotto dall'art.1, comma 1, lett. d) della Legge 21.5.1998 n. 162 - Presentazione nuovo progetto esercizio finanziario 1999”- Delibera di Giunta regionale del 9 agosto 1999 n. 947.
• Per la realizzazione di interventi di superamento di barriere architettoniche - L. 13/1989[11] e L.R. 72/1997[12] - sono stati assegnati a vari comuni contributi per L. 3.400 milioni[13] (interamente impegnati, ma liquidati per complessive L. 400 milioni) [&, Volume 3, Tab. 9.9], così ripartiti:
  • L. 2.900 milioni per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;
  • L. 500 milioni per il superamento delle barriere architettoniche in alcuni edifici pubblici (Asl n. 3 di Pistoia, Comune di Torrita di Siena) e per la realizzazione di una linea sperimentale di trasporto pubblico urbano (Comune di Firenze).
• Da segnalare la delibera di Giunta regionale n. 438/1999[14]con la quale si attribuisce incarico al servizio competente di notificare al Ministero dei Lavori Pubblici il fabbisogno 1999.
  • Sono state stabilite collaborazioni nell'ambito delle relazioni con l'associazionismo al fine di approfondire modalità e strumenti concreti per favorire l'affermazione di politiche integrate nell'area della disabilità.[15]
  • Sono stati adottati dalla Giunta regionale i seguenti programmi[16]
• prosecuzione del programma per la costituzione di un centro sperimentale di servizio per le attività di studio, osservazione e orientamento in favore di persone prive di vista con ulteriori minorazioni di natura sensoriale, motoria, intellettiva e simbolico relazionale presentato dalle Aziende sanitarie n. 3 di Pistoia e n. 4 di Prato;
• progetto sperimentale per azioni integrate di servizi per la qualità della vita della persona cieca pluridisabile e della sua famiglia presentato dall'Azienda sanitaria n. 10 di Firenze.
  • Nel corso del 1999 è stata, inoltre, avviata la razionalizzazione e riorganizzazione della Stamperia Braille e della scuola cani guida[17]. La tabella seguente riporta le rispettive assegnazioni e impegni (sia per la gestione che per gli investimenti) così come risultano dal bilancio 1999( 570)[18] :

Nell'ambito di quanto previsto dal Piano integrato sociale, che promuove la realizzazione di iniziative sperimentali, e dal Piano sanitario regionale, è stato approvato il piano dei contributi per L. 600 milioni[19] interamente impegnati, ma liquidati per il 50%, per progetti innovativi finalizzati all'assistenza ai malati di Alzheimer attraverso una qualificazione dei servizi specifici nelle RSA. Tale somma sia aggiunge al finanziamento di L. 1.500 milioni già stanziato per la parte sanitaria[20] [&, Volume 3, Tab. 6.2] .

Infanzia e adolescenza

• è stata approvata la L.R. n. 22/1999[21]che definisce il quadro degli interventi educativi rivolti all'infanzia e agli adolescenti al fine di garantirne i diritti. In questo ambito sono promossi e coordinati interventi educativi per la piena e completa realizzazione dei diritti della persona, anche attraverso la loro integrazione con quelli sociali e sanitari, quelli relativi alla casa, all'istruzione, al diritto allo studio, al tempo libero e, in generale, a tutti gli altri interventi finalizzati al benessere della persona in modo da inserire in un unico progetto di continuità socio educativa l'insieme degli interventi che accompagnano la persona nel suo percorso di vita, dalla nascita all'età adulta.
  In attuazione della L.R. 22/1999 è stato approvato il “Piano stralcio per l'anno 1999”[22], che effettua una ripartizione zonale di contributi per totali L. 14.400 milioni interamente impegnati e l'assegnazione di L. 100 milioni per un progetto di interesse regionale (fornitura schede ISDN ai Comuni per ampliamento rete informagiovani)[&, Volume 3, Tab. 9.10] .
• Sulla base delle disposizioni della Legge Turco[23] si è proceduto, anche per il 1999, al riparto dei finanziamenti del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza assegnati alla Regione Toscana per un importo complessivo di L. 11.338 milioni[24]. Tale Fondo è finalizzato alla realizzazione di interventi volti a favorire la tutela dei diritti, la promozione della qualità della vita, lo sviluppo e la realizzazione individuale, la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza [&, Volume 3, Tab. 9.11] .I contributi totali del triennio 1997-1999 sono pari a L. 22.564 milioni (impegnati per il 99,4% e liquidati per il 97,9%). Tali contributi risultano assegnati: a) ai comuni per il 95% sulla base di determinati criteri oggettivi, ad esclusione del comune di Firenze che è compreso fra quelli riservatari del 30% delle risorse del Fondo Nazionale; b) ai programmi diretti della Regione Toscana per il 5%. Si tratta di programmi interregionali di scambio e di informazione in materia di servizi per l'infanzia el'adolescenza.
  Da segnalare che nel bilancio 1999 risultano impegni per L. 11.174 milioni e pagamenti per L. 10.653 milioni.
• Nell'ambito della L.R. 25/1994[25] sono state approvate le delibere del Consiglio regionale n. 258/1999[26] e n. 323/1999[27] che assegnano all'Istituto degli Innocenti di Firenze rispettivamente: a) per il programma di attività educative 1999, L. 200 milioni interamente impegnati e liquidati [&, Volume 3, Tab. 9.12]; b) per il programma di attività settore sociale 1999, L. 916 milioni impegnati per L. 750 milioni e non liquidati[28] [&, Volume 3, Tab. 9.13] .

1.1.3. Reinserimento sociale e pari opportunità (10114)

Con la decisione di Giunta regionale del 11 gennaio 1999, n. 22 è stata approvata la “Guida al comportamento dei dipendenti regionali per la tutela e la dignità della donna e dell'uomo sul lavoro” il cui testo è stato proposto dal gruppo di lavoro composto dai rappresentanti del Comitato d'Ente per le Pari opportunità, delle organizzazioni sindacali, del personale della regione e del Consiglio regionale. La decisione affida al Dipartimento dell'Organizzazione e delle risorse la diffusione del documento-guida, sottolineando l'importanza che questo assume come strumento primario per costruire consapevolmente la cultura dell'organizzazione e a tutelare la dignità di quanti in essa operano.

1.1.4. Movimenti migratori, nomadismo e solidarietà internazionale(10115)

Movimenti migratori

• In attuazione delle finalità della Legge n. 40/1998[29]:
  • il Consiglio regionale ha approvato[30] la ripartizione fra le zone sociosanitarie della quota dell'80% del Fondo nazionale per le politiche migratorie assegnato alla Regione Toscana per l'anno 1998, utilizzando i parametri impiegati per la ripartizione a livello nazionale (distribuzione percentuale degli immigrati, tasso disoccupazione, tasso immigrazione), per un ammontare complessivo di L.2.756 milioni interamente impegnato, ma liquidato per complessive L. 1.849 milioni;
  • la Giunta regionale ha approvato l'assegnazione del restante 20% del Fondo nazionale per le politiche migratorie, pari a L. 689 milioni, quale contributo per progetti presentati dagli Enti locali, secondo le disposizioni contenute nel regolamento di attuazione del decreto legislativo 286/1998[31]. Tale importo è stato interamente impegnato e liquidato[32]

I contributi totali stanziati per l'anno 1999, ed interamente impegnati, risultano pertanto pari a L.3.445 milioni[&, Volume 3, Tab. 9.14] .

• Con la delibera di Giunta regionale n. 402/1999( [33]) è stata stanziata la somma complessiva di L. 1.000 milioni per gli interventi di solidarietà nei confronti delle popolazioni del Kossovo investite dal conflitto esploso nei Balcani.
  Da segnalare, che rispetto all'assegnazione totale di L. 1.000 milioni, per L. 250 milioni non è stata ancora decisa la destinazione, mentre si registrano impegni per L. 750 milioni e pagamenti per L. 668 milioni[&, Volume 3, Tab. 9.15] .
• Sempre in materia di migrazioni è stata approvata l'assegnazione di contributi per complessive L. 540 milioni( [34] ) , interamente impegnati, ma liquidati per L. 115 milioni; si tratta di interventi in favore di profughi, rifugiati, prigionieri e popolazioni in situazioni di denutrizione[&, Volume 3, Tab. 9.16] .
• In attuazione della Legge regionale n. 73/1995( [35]) relativa agli interventi per i popoli Rom e Sinti e nell'ambito della delibera di Consiglio regionale n. 110/1996 [36], nel 1999 sono stati interamente impegnati e liquidati i seguenti contributi per un totale di L. 800 milioni [&, Volume 3, Tab. 9.17] :

1. Comune di Arezzo L. 257 milioni[37]
2. Comune di Pisa L. 109 milioni[38]
3. Comune di Pistoia L. 140 milioni[39]
4. Comune di Firenze L. 294 milioni[40]

• La Giunta regionale ha, inoltre, presentato al Consiglio regionale una proposta di legge avente per oggetto “Interventi per i popoli Rom e Sinti”. Tale proposta è divenuta Legge regionale del 12 gennaio 2000, n. 2. Essa si propone di ridefinire sia gli interventi a favore dei popoli Rom e Sinti che il quadro normativo per facilitare le decisioni degli enti locali in materia di accoglienza. In tale ambito la legge detta norme per la salvaguardia dell'identità e lo sviluppo culturale dei Rom e Sinti al fine di favorire la comunicazione fra culture, garantire il diritto al nomadismo, all'esercizio del culto, alla sosta e alla stanzialità all'interno del territorio regionale, nonché per la fruizione e l'accesso ai servizi sociali, sanitari, scolastici ed educativi.

Cooperazione internazionale

• Nell'ambito della Legge regionale n. 66/1990[41] che disciplina gli interventi di cooperazione con i paesi in via di sviluppo, è stata approvata la graduatoria per l'ammissione ai benefici finanziari dei progetti presentati per il 1999[42]; si tratta di contributi per L. 630 milioni, ulteriormente incrementati per L. 120 milioni[43], per un totale complessivo di L. 750 milioni interamente impegnati, ma liquidati per L. 265 milioni. Nel dettaglio si nota che per la totalità dei progetti è stato impegnato il 100%, mentre per la maggior parte di essi è stato pagato un acconto del 50%[&, Volume 3, Tab. 9.18] .
• Di rilievo è l'approvazione della Legge regionale n. 17/1999[44]che promuove e sostiene le attività di collaborazione e di partenariato internazionale, gli interventi di cooperazione internazionale e di emergenza umanitaria. La legge prevede la predisposizione di un unico piano di settore[45] e ne disciplina le procedure di formazione e l'attuazione, oltre ad istituire il sistema informativo della cooperazione allo sviluppo e delle attività internazionali. Si tratta di una legge che accorpa ed abroga le preesistenti leggi di riferimento del settore: la Legge regionale n. 14/1991 e la Legge regionale n. 66/1990, oltre alla Legge regionale n. 27/1988[46]per la promozione dell'integrazione europea, mantenendo transitoriamente in vigore le procedure stabilite dalle stesse per quanto riguarda il 1999.

Toscani all'estero

• Nell'ambito della Legge regionale n. 17/1990[47] è stato approvato[48] il Piano regionale degli interventi in favore dei toscani all'estero per il 1999 e le relative modalità di attuazione, stanziando contributi per L. 950 milioni, ulteriormente incrementati per L. 150 milioni con Legge regionale n. 40/1999[49], per un'assegnazione di contributi totali di L. 1.100 milioni interamente impegnati, ma liquidati per L. 609 milioni (pari al 55,3%) [&, Volume 3, Tab. 9.19]
• è stata approvata la Legge regionale n. 19/1999[50] per gli interventi in favore dei toscani all'estero che, abrogando la Legge regionale n. 17/1990, introduce una serie di novità: vengono ampliati i destinatari degli interventi inserendo gli Enti locali e le associazioni della Toscana che operano in favore delle comunità all'estero; sono ridefiniti i criteri per il riconoscimento delle Associazioni dei Toscani all'estero; sono indicati i criteri per l'elaborazione del piano regionale pluriennale degli interventi - da aggiornarsi annualmente - di cui sono disciplinate le procedure di attuazione. La Regione Toscana, in questo modo, riconosce nel rapporto con i toscani all'estero, le loro famiglie, i discendenti e le loro comunità, un valore fondamentale, da sostenere e sviluppare attraverso idonei interventi per favorire la loro promozione, e una risorsa da attivare al fine di rafforzare i legami con i paesi che li ospitano. Tale legge incorpora ed abroga, inoltre, la Legge regionale n. 16/1990[51] per favorire la partecipazione dei toscani residenti all'estero alle elezioni regionali.

è stato inoltre approvato il Piano regionale degli interventi in favore dei toscani all'estero per l'anno 2000[52].

• Inoltre, nel corso del 1999, sono stati decisi i seguenti interventi:
  • “Emergenza Kossovo. Determinazioni operative in merito alla partecipazione della Regione Toscana alla missione arcobaleno” - Delibera Giunta regionale del 26 aprile 1999, n. 485;
  • “Adesione al progetto Balcani d'Europa - Europa dei cittadini” - Delibera Giunta regionale del 6 settembre 1999, n. 1016;
  • “Iniziative regionali in soccorso alla popolazione del Venezuela colpita da recenti eventi alluvionali. Disposizioni organizzative” - Delibera Giunta regionale del 28 dicembre 1999, n. 1495.

1.2. Associazionismo, volontariato e cooperazione sociale (10120)

1.2.1. Associazionismo, volontariato e cooperazione sociale(10121)

• è stata approvata la Legge regionale n. 56/1999[53] che, a seguito della promulgazione della Legge n. 230/1998[54], ha determinato l'ampliamento delle competenze regionali e la revisione della procedura di formazione del Piano regionale per il Servizio civile[55] . Con questa legge si intensificano i rapporti di collaborazione fra la Regione Toscana e l'Ufficio nazionale per il Servizio civile ed è prevista una collaborazione più efficiente con gli Enti e le associazioni che utilizzano i giovani che prestano il servizio civile.
• Per le finalità della Legge regionale n. 56/1999 sono stati assegnati contributi per complessive L. 250 milioni [56] interamente impegnati e liquidati per L. 27 milioni [&, Volume 3, Tab. 9. 20] .

Nel 1999 è stata, inoltre, definito il Piano Servizio civile 2000-2001 - Delibera Consiglio regionale del 25 gennaio 2000, n. 21.

Nel bilancio 1999 l'assegnazione alla divisione è di 95.369 milioni che rappresentano lo 0,8% delle risorse totali gestite a bilancio ed il 1,9% con la esclusione della SANITÀ.

L'analisi dei dati di sintesi sulla gestione finanziaria evidenzia:

• una capacità di impegno del 97,6%;
• una capacità di pagamento riferita alle assegnazioni del 68,2%;
• una capacità di pagamento riferita agli impegni del 69,8%;
• economie di stanziamento L. 2.254 milioni, pari al 2,3% della competenza assestata.

Nella tabella che segue sono indicati su base trimestrale, gli elementi essenziali della gestione finanziaria 1999.

Di seguito è altresì indicata la gestione finanziaria per ciascuna funzione obiettivo, attraverso la rappresentazione dello stanziamento, degli impegni e dei pagamenti al 31 dicembre 1999.

La lettura dei dati evidenzia una concentrazione dei finanziamenti alle funzioni obiettivo “Sviluppo dei servizi sociali” (47,9%) e “Interventi in favore di anziani, disabili e minori” (36,8%).

La funzione obiettivo per la quali l'indice di spesa evidenzia la maggiore concentrazione di economie di stanziamento risulta essere quella relativa a “Sviluppo dei servizi sociali” (62,7% delle economie di stanziamento totali).

Ad integrazione dell'analisi di carattere generale, nella tabella seguente è rappresentato l'andamento della gestione finanziaria per alcuni dei programmi di intervento 1999 relativi alla divisione.

Per ciascun programma sono indicate le risorse assegnate, gli impegni e i pagamenti, con i relativi indici di efficienza finanziaria (capacità d'impegno e capacità di spesa); i dati si riferiscono alla gestione di competenza 1999.

Per una analisi di dettaglio dei contenuti e della gestione dei programmi si rinvia alle tabelle incluse nel terzo volume del Rapporto.

Quadro di sintesi dei programmi di intervento 1999 (valori in lire)

[1] Delibera Consiglio regionale del 10 marzo 1999, n. 59: “ Piano integrato sociale regionale 1998-2000. Aggiornamento per l'anno 1999”.

[2] Decreto dirigenziale del 14 luglio 1999, n. 4316: “ Fondo regionale per l'assistenza sociale anno 1999 parte a parametro. Impegno e liquidazione”.

[3] Il “Piano zonale di assistenza sociale” è l'atto di programmazione definito e determinato in accordo fra i comuni di una medesima zona sociosanitaria, la Provincia, l'Azienda sanitaria, gli altri soggetti pubblici interessati, con il quale sono coordinati gli interventi socio assistenziali con quelli socio sanitari e quelli nei settori di cui all'art. 28 della L.R. 72/97. La Giunta regionale approva, entro 20 giorni dalla data di approvazione del “Piano integrato sociale regionale” strumenti per la redazione del Piano zonale di assistenza sociale.

[4] Delibera Giunta regionale del 28 giugno 1999, n. 758: “Approvazione programmi di intervento regionale reti di protezione sociale”.

[5] Delibera Giunta regionale del 9 agosto 1999, n. 959: “Programma di iniziativa regionale “ Osservatorio sociale” ai sensi della Deliberazione Consiglio regionale n. 59 del 21.4.1999”. Delibera Giunta regionale del 28 giugno 1999, n. 761: “L.R. 72/97 - Piano integrato sociale regionale 1999 - Attuazione del programma di iniziativa regionale Promozione della cittadinanza sociale”.

[6] Delibera Giunta regionale del 28 giugno 1999, n. 761: “L.R. 72/97 - Piano integrato sociale regionale 1999 - Attuazione del programma di iniziativa regionale Promozione della cittadinanza sociale”.

[7] Delibera Giunta regionale del 28 giugno 1999, n. 752: “L.R. 72/97 - Piano integrato sociale regionale 1999 - Attuazione del programma di iniziativa regionale Sviluppo dell'integrazione delle politiche sociali”.

[8] Delibera Giunta regionale del 30 agosto 1999, n. 996: “Progetto europeo i percorsi dell'esclusione sociale”.

[9] Legge del 21 maggio 1998, n. 162: “ Modifiche alla L. 5 Febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave”.

[10] Delibera Giunta regionale del 11 gennaio 1999, n. 26: “L. 162/98 - Interventi in aiuto personale in favore delle persone con handicap grave”.

[11] Legge del 9 gennaio 1989, n. 13: “Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”.

[12] Legge regionale del 3 ottobre 1997, n. 72: “ Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari opportunità: riordino dei servizi socioassistenziali e sociosanitari integrati””.

[13] Delibera Giunta regionale del 15 novembre 1999, n. 1286: “Contributi per progetti nel campo dell'accessibilità e mobilità e per il superamento delle barriere architettoniche art. 36 L.R. 72/97”.

[14] Delibera Giunta regionale del 19 aprile 1999, n. 438: “Legge 13/89 barriere architettoniche: fabbisogno 1999”.

[15] Delibera Giunta regionale del 26 aprile 1999, n. 478: “Patto di collaborazione tra la Regione Toscana ed il coordinamento regionale toscano della federazione tra le associazioni nazionali dei disabili”.

[16] Delibera Giunta regionale del 2 agosto 1999, n. 911: “Programmi regionali pluriennali di intervento per persone prive di vista che presentano ulteriori minorazioni in attuazione della L. 284/1997”.

[17] Decisione Giunta regionale del 19 luglio 1999, n. 30: “Razionalizzazione e riorganizzazione della Stamperia braille e della scuola cani guida per non vedenti - stato di attuazione e determinazioni”.

[18] Si precisa che, per quanto riguarda la scuola cani guida, lo stanziamento non comprende l'importo del capitolo 17025 del bilancio 1999 di L. 305.519.936 relativo al lascito testamentario defunta signora Becagli vedova Cecchi.

[19] Delibera Giunta regionale del 9 agosto 1999, n. 948: “Piano sanitario regionale 1999 - 2001 progetto alzheimer 1999. Parte sociale”.

[20] Delibera Giunta regionale del 31 maggio 1999, n. 624: “Piano sanitario regionale 1999 - 2001 progetto alzheimer”.

[21] Legge regionale del 14 aprile 1999, n. 22: “Interventi educativi per l'infanzia e gli adolescenti”.

[22] Delibera Consiglio regionale del 6 luglio 1999, n. 187: “Approvazione del piano stralcio per l'anno 1999 art. 19 comma 2 e 4, L.R. 14/04/99 n. 22 interventi educativi per l'infanzia e gli adolescenti”.

[23] Legge del 28 agosto 1997, n. 285: “Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per infanzia e adolescenza”.

[24] Decreto dirigenziale del 19 agosto 1999, n. 5090: “Legge 285/97 piani territoriali attuativi - impegno di spesa e liquidazione contributi progetti ex art. 4 - anno 1999” e decreto dirigenziale del 24 settembre 1999, n. 6098: “Legge 285/97 piani territoriali attuativi - impegno di spesa e liquidazione contributi progetti ex artt. 5 - 6 -7 - anno 1999”.

[25] Legge regionale del 23 marzo 1994, n. 25: “Interventi regionali nel settore dell'infanzia e dell'età evolutiva realizzata attraverso l'Istituto degli Innocenti di Firenze”.

[26] Delibera Consiglio regionale del 22 settembre 1999, n. 258: “Assegnazione contributi all'Istituto degli Innocenti di Firenze per programma di attività educative 1999. Programma educativo triennale 1998-2000. L.R. 23/3/94 n. 25”.

[27] Delibera Consiglio regionale del 23 novembre 1999, n. 323: “Istituto degli Innocenti di Firenze aggiornamento 1999 programma attività settore sociale 1998/2000 (L.R. 25/94)”.

[28] La delibera del Consiglio regionale del 23 novembre 1999, n. 323 prevede un'assegnazione totale di L. 1.216.000.000 specificando che “per la somma residua di L. 300.000.000 si fa fronte con lo stanziamento di pari importo destinato alla Regione ai sensi dell'art. 5 della Legge 451/97”. Inoltre si segnala che nel 1999 è stata impegnata la somma di L. 10.400.000 (Decreto dirigenziale del 1 luglio 1999, n. 3609: “Stampa e diffusione di testi su: giustizia minorile - adozione internazionale sintesi rapporto annuale donne e bambini in paesi in transizione. Affidamento a centro stampa”) a completamento del programma dell'anno 1998.

[29] Legge del 6 marzo 1998, n. 40: “Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

[30] Delibera Consiglio regionale del 23 marzo 1999, n. 76: “Attuazione L. 6/3/98 n. 40 - Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Indirizzi per la programmazione degli interventi e ripartizione finanziamenti”.

[31] Decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

[32] Delibera Giunta regionale del 7 giugno 1999, n. 663: “Interventi assistenza e ospitalità persone provenienti zone di guerra dell'area balcanica”.

[33] Delibera Giunta regionale del 12 aprile 1999, n. 402: “Interventi di solidarietà per le popolazioni del Kossovo”.

[34] Delibera Giunta regionale del 1 febbraio 1999, n. 81: “L.R. 14/91. Determinazione delle aree di intervento e dei criteri per la concessione di benefici finanziari per l'anno 1999”.

[35] Legge regionale de 18 aprile 1995, n. 73: “Interventi per i popoli Rom e Sinti”. Tale legge viene abrogata dalla Legge regionale del 12 gennaio 2000, n. 2: “Interventi per i popoli Rom e Sinti”.

[36] Delibera Consiglio regionale del 2 aprile 1996, n. 110: “L.R. 73/95 interventi per i popoli Rom e Sinti. Piano di riparto contributi per la realizzazione aree residenziali attrezzate e di recupero abitativo”.

[37] Decreto dirigenziale del 12 aprile 1999, n. 1734: “L.R. 73/95 interventi per i popoli Rom e Sinti. Liquidazione al Comune di Arezzo del saldo del finanziamento di cui alla Delibera C.R. n. 388/97”.

[38] Decreto dirigenziale del 13 aprile 1999, n. 1771: “L.R. 73/95 interventi per i popoli Rom e Sinti. Liquidazione al Comune di Pisa del saldo del finanziamento di cui alla Delibera C.R. n. 388/97”.

[39] Decreto dirigenziale del 27 aprile 1999, n. 2122: “L.R. 73/95 interventi per i popoli Rom e Sinti. Comune di Pistoia”.

[40] Delibera di Giunta regionale del 30 agosto 1999, n. 997: “Comune di Firenze - assegnazione integrazione contributo per completamento opere di Via del Guarlone”.

[41] Legge regionale del 10 ottobre 1990, n. 66: “Interventi di cooperazione con i paesi in via di sviluppo”

[42] Delibera Consiglio regionale del 9 marzo 1999, n. 46: “L.R. 66/90 Approvazione della graduatoria per l'ammissione a benefici finanziari per l'anno 1999 come disposto dalla Delibera del C.R n. 46 del 9.03.1999 - ammissione a contributo regionale ai sensi della L.R. 66/90 - scorrimento della graduatoria”

[43] Delibera Giunta regionale del 2 novembre 1999, n. 1228: “Deliberazione del Consiglio regionale 273/98”

[44] Legge regionale del 23 marzo 1999, n. 17: “Interventi per la promozione dell'attività di cooperazione e partenariato internazionale, a livello regionale e locale”.

[45] Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato, previsto dall'art. 5 della Legge regionale del 23 marzo 1999, n. 17 e approvato con Delibera del Consiglio regionale del 9 novembre 1999, n. 295, che si propone di indicare gli obiettivi della politica di cooperazione e partenariato internazionale della Regione Toscana attraverso la costituzione di un sistema regionale delle attività di rilievo internazionale, volto alla cooperazione internazionale per uno sviluppo cooperativo, umano e sostenibile su scala locale, fondato sull'azione di rete dei sistemi locali.

[46] Legge regionale del 23 aprile 1988, n. 27: “Interventi per la promozione dell'integrazione europea”.

[47] Legge regionale del 19 marzo 1990, n. 17: “Interventi a favore dei toscani all'estero e loro famiglie”.

[48] Delibera Consiglio regionale del 23 febbraio 1999, n. 42: “Legge regionale 17/90 interventi a favore dei toscani all'estero e loro famiglie. Programma 1999”.

[49] Legge regionale del 15 luglio 1999, n. 40: “Assestamento e seconda variazione al bilancio di previsione dell'anno 1999”.

[50] Legge regionale del 9 aprile 1999, n. 19: “Interventi a favore dei toscani all'estero”.

[51] Legge regionale del 19 marzo 1990, n. 16: “Provvidenze per la partecipazione dei cittadini toscani all'estero alle consultazioni elettorali regionali”.

[52] Delibera Consiglio regionale del 23 novembre 1999, n. 322: “L.R. 19/99 - Interventi a favore dei toscani all'estero - Piano interventi 2000”.

[53] Legge regionale del 27 ottobre 1999, n. 56: “Modifiche e integrazioni alla L.R. 2 maggio 1996 n. 35 - Interventi in materia di servizio civile ”.

[54] Legge del 8 luglio 1998, n. 230: “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza ”.

[55] Il Piano regionale per il Servizio civile ha validità biennale con aggiornamento annuale; contiene: gli indirizzi programmatici e le attività che la Regione intende realizzare nel biennio successivo; un quadro conoscitivo sullo stato di attuazione del Servizio civile e delle problematiche sociali, ambientali e culturali nei settori in cui possono essere impiegati i giovani; i settori e le tipologie di intervento con gli obiettivi da perseguire, le strutture messe a disposizione e le risorse stanziate dalla Regione; i settori e le tipologie dei corsi di formazione e addestramento al servizio dei giovani ecc.

[56] Delibera Consiglio regionale del 22 giugno 1999, n. 165: “Del. C.R. 413/97 - Piano regionale servizio civile anni 1998/1999. Finanziamento attività 1999”.